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Il fantasma di Bernardina Visconti


Questa è la leggenda di un fantasma che si aggira nel Monastero di Santa Radegonda, a Milano.

Il monastero, oggi diroccato, era un luogo di culto benedettino.

I resti di questo luogo raccontano la storia di una figura dalla sagoma minuta, avvolta in un mantello scuro, con il volto pallido e i capelli castani.

Ama apparire durante le notti gelide d'inverno, facendo sentire il suo pianto sofferente, straziante.

Il fantasma è quello della giovane Bernardina, deceduta più di 600 anni fa.



A causarne la morte fu proprio suo padre, Bernabó Visconti, signore di Milano dal 1350 al 1385.

Aveva un'amante, lo sapevano tutti, tal Giovannola Montebretto, anche sua moglie Beatrice ne era a conoscenza.

Da questa relazione extra coniugale nacque Bernarda, alla quale veniva consentito l'accesso a palazzo e tutti sapevano bene chi fosse.

Il padre non la trattó mai come "illegittima", anzi, programmó anche per lei un matrimonio di tutto rispetto.

A sposarla sarebbe stato Giovanni Suardi, un nobile cavaliere bergamasco molto ricco.

Giovanni era molto più grande di lei, totalmente sconosciuto alla giovane Bernardina che, dopo nove anni, venne arrestata per tradimento.


Il processo inizió nel gennaio del 1376 e il testimone fu Giovannolo da Vedano, un parente di Bernabó, che raccontò di aver visto Bernarda in una stanza della Rocchetta di Porta Romana in atteggiamenti intimi con un giovane di nome Antoniolo Zotta.

Testimonió anche il guardiano della Rocchetta, Gabriele Freganeschi.

Tutti concordi sulla colpevolezza di Bernardina.


Così, sia lei che l'amante, finirono in catene.

Le riservarono un trattamento orribile: la spogliarono all'aperto, nel gelo di gennaio, gettandole addosso secchiate di acqua gelida per spegnerle i bollenti spiriti.

Il suo amante venne impiccato.

A lei sarebbe toccata la forca ma essendo la figlia di Bernabó, l'ultima parola sul suo destino toccava a lui.


Avrebbe potuto salvarla e invece decise che doveva pagare con la vita ma in modo lento e sofferente.


Venne gettata in cella a pane e acqua fino alla morte.

Riuscì a resistere per nove mesi in quelle condizioni, venne trovata morta il 4 ottobre 1376.

Venne seppellita nella chiesa di San Giacomo, presso Porta Nuova.


Da allora il padre venne perseguitato dal fantasma della figlia, fino alla sua morte.



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