Siamo divisi tra chi non sopporta gli horror e chi ne desidera l'adrenalina.
Il genere horror è in grado di suscitare risposte cerebrali intense che attivano l'ansia e la paura.
Ma perché ci fanno così paura?
Alla fine, concretamente sono solo storie, non possono ferirci o farci del male per davvero ed è un po' quello che ci ripetiamo durante la visione di un qualcosa che ci spaventa a morte!
In uno studio del 2020, alcuni ricercatori hanno studiato i meccanismi coinvolti nell'insorgenza di due tipi di risposte:
paura sostenuta che è una forma di vigilanza prolungata di natura anticipatoria;
paura acuta che è una reazione di "attacco o fuga", il classico "saltare per lo spavento".
37 persone si sottoposero ad un esperimento, posti all'interno di una macchina per la risonanza magnetica funzionale, guardarono due film horror: Insidious
e The Conjuring 2
Dai risultati emerse che chi sperimentava livelli più alti di paura anticipatoria, presentava una maggiore attività nella corteccia sensoriale uditiva e visiva.
I soggetti che provavano il famoso salto per lo spavento invece, mostravano una maggiore attività cerebrale nelle regioni coinvolte nell'elaborazione delle emozioni, nella valutazione delle minacce e nel processo decisionale, attività che consentiva una risposta più rapida.
In prima analisi, il 72% delle persone era d'accordo sul fatto che gli horror psicologici o basati su fatti reali fossero i più spaventosi.
Tra quello che fa più paura, gli elementi invisibili come forze oscure, soprannaturali, sconosciuti che destano più ansia rispetto a quelli visibili.
Gli studiosi giunsero alla conclusione che paura acuta e sostenuta siano legate e in continuo alternarsi durante la visione dei film horror. Per cui in situazioni non chiare il nostro cervello anticipa le minacce e ci prepara all'azione, lasciandoci sempre in allerta.
E a voi cosa suscita la visione di un horror?
Lo amate?
Lo odiate?
Fatemelo sapere nei commenti!